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giovedì 25 giugno 2009
i tg con il LIS
Tutti i giorni, invece, i sordi possono usufruire di questo servizio tg della "nazione", ma anche sulle reti nazionali (come la rai) è possibile vedere giornalmente questi tipi di tg.
e per gli adulti...il tg in lingua dei segni!
questo è il primo tg per sordi sportivo...che parla di tutte le notizie sportive dei sordi!!!!!
mercoledì 24 giugno 2009
sabato 6 giugno 2009
per i bambini...
guardate cosa ho trovato d'interessante su you tube.....noi diamo per scontato tutto quello che riguarda la nostra infazia. le colonne sonore dei nostri cartoni preferiti, che ci hanno accompagnato e hanno caratterizzato quel periodo meraviglioso che è l'infazia, erano quotidianetà per noi, ma secondo voi come si sente un bambino sordo a non poter godere di questo?perciò è fantastico vedere come anche questi bimbi si possano avvicinare a ciò con questi video con il doppio linguaggio in lingua dei segni....
martedì 26 maggio 2009
SETTIMA LEZIONE
07/05/2009
In questa lezione abbiamo ripreso i temi della precedente.
“Historia animalum” di Aristotele tratta delle funzioni dell’uomo che sono presenti anche negli altri animali. In questo libro lo scrittore applica la filosofia alle scienze empiriche.
La sua domanda di fondo è: “Quale rapporto ha la voce con il linguaggio?”
Aristotele scopre che non è sufficiente avere una voce per produrre suoni linguistici. Tra chi ha la voce e chi invece ha un linguaggio, c’è un salto biologico, visto che la voce è necessaria, ma non sufficiente per parlare.
In questo libro si parla anche dei fondamenti biologici del linguaggio. Si cita anche la laringe e la sua importanza fondamentale per il linguaggio.
In questa lezione abbiamo ripreso i temi della precedente.
“Historia animalum” di Aristotele tratta delle funzioni dell’uomo che sono presenti anche negli altri animali. In questo libro lo scrittore applica la filosofia alle scienze empiriche.
La sua domanda di fondo è: “Quale rapporto ha la voce con il linguaggio?”
Aristotele scopre che non è sufficiente avere una voce per produrre suoni linguistici. Tra chi ha la voce e chi invece ha un linguaggio, c’è un salto biologico, visto che la voce è necessaria, ma non sufficiente per parlare.
In questo libro si parla anche dei fondamenti biologici del linguaggio. Si cita anche la laringe e la sua importanza fondamentale per il linguaggio.
SESTA LEZIONE
06/05/2009
In questa lezione abbiamo parlato della rilevante figura di DON MILANI.
Egli passa tutta la sua breve vita (muore, infatti, giovane, a causa di un tumore) a portare a termine il suo progetto più importante: costituire una scuola per i contadini. La sua scuola viene fondata negli anni ’50. L’Italia di quegli anni possedeva un tasso di analfabetismo altissimo, questo soprattutto a causa del fatto che i bambini poveri non si potevano permettere di andare a scuola.
Don Milani appoggia la LOTTA DI CLASSE e parla della differenza d’istruzione come differenza di livello negli uomini. Per lui, infatti, l’istruzione è coscienza di classe. L’obiettivo che con maggiore fervore si prefigge è la volontà di colmare il dislivello di classe. Egli vuole la PARITA’ UMANA, possibile, secondo don Milani, anche con un dislivello d’istruzione, perché tutti abbiamo lo stesso livello antropologico, ma impossibile, se un individuo non ha la corretta padronanza della lingua. Se ciò esiste anche “un contadino si potrà confrontare con un ingegnere”.
Per quanto riguarda i sordi, il loro problema principale è appunto la padronanza della lingua. Naturalmente loro non possono svilupparla.
Dall’affermazione presente nel libro di Aristotele “historia animalum” la storia dei sordi ha avuto dei risvolti drammatici. L’affermazione di Aristotele è:
<<>>.
Da qui, in poi, iniziano i guai per i sordi nella loro storia occidentale. Aristotele è stato frainteso da coloro che l’hanno studiato e criticato, come la scolastica e la patristica. Il sillogismo che questi ultimi hanno dedotto è che:
gli uomini hanno un linguaggio
i sordi non hanno un linguaggio
i sordi non sono uomini
la frase di Aristotele è stata travisata per questo motivo, ma il testo non contiene minimamente questa logica.
In questa lezione abbiamo parlato della rilevante figura di DON MILANI.
Egli passa tutta la sua breve vita (muore, infatti, giovane, a causa di un tumore) a portare a termine il suo progetto più importante: costituire una scuola per i contadini. La sua scuola viene fondata negli anni ’50. L’Italia di quegli anni possedeva un tasso di analfabetismo altissimo, questo soprattutto a causa del fatto che i bambini poveri non si potevano permettere di andare a scuola.
Don Milani appoggia la LOTTA DI CLASSE e parla della differenza d’istruzione come differenza di livello negli uomini. Per lui, infatti, l’istruzione è coscienza di classe. L’obiettivo che con maggiore fervore si prefigge è la volontà di colmare il dislivello di classe. Egli vuole la PARITA’ UMANA, possibile, secondo don Milani, anche con un dislivello d’istruzione, perché tutti abbiamo lo stesso livello antropologico, ma impossibile, se un individuo non ha la corretta padronanza della lingua. Se ciò esiste anche “un contadino si potrà confrontare con un ingegnere”.
Per quanto riguarda i sordi, il loro problema principale è appunto la padronanza della lingua. Naturalmente loro non possono svilupparla.
Dall’affermazione presente nel libro di Aristotele “historia animalum” la storia dei sordi ha avuto dei risvolti drammatici. L’affermazione di Aristotele è:
<<>>.
Da qui, in poi, iniziano i guai per i sordi nella loro storia occidentale. Aristotele è stato frainteso da coloro che l’hanno studiato e criticato, come la scolastica e la patristica. Il sillogismo che questi ultimi hanno dedotto è che:
gli uomini hanno un linguaggio
i sordi non hanno un linguaggio
i sordi non sono uomini
la frase di Aristotele è stata travisata per questo motivo, ma il testo non contiene minimamente questa logica.
QUINTA LEZIONE
30/04/2009
In questa lezione abbiamo accennato ad alcune delle nozioni principali che riguardano il nostro cervello e anche ad alcuni studiosi che s’interessano a questo campo.
Abbiamo, perciò citato:
RITA LEVI MONTALCINI- lei è una neuro scienziata che si occupa principalmente dell’invecchiamento del cervello. Nei suoi libri è più volte citata Lucy (che segna il passaggio da scimmie antropomorfe all’homo abilis).
Abbiamo parlato:
della FILOGENESI DEL CERVELLO, cioè della storia dell’evoluzione del nostro cervello;
dell’ONTOGENESI DEL CERVELLO, cioè dello studio dei compiti che esso ha nell’esistenza dell’uomo.
Dopo la crescita del cervello nei nostri vari predecessori, abbiamo il processo di LATERALIZZAZIONE, cioè la specializzazione dei due emisferi del cervello in due compiti differenti:
l’emisfero sinistro con funzionalità LOGICO-MATEMATICA;
l’emisfero destro con funzionalità EMOTIVA.
Alla lateralizzazione succede un atro stadio dello sviluppo del cervello: la DOMINAZA EMISFERICA. Nell’uomo la dominanza è assegnata all’emisfero sinistro, dove è presente anche la funzione del parlare. Per questo questa dominanza è tipica dell’uomo e non degli altri animali che non hanno il dono della parola.
Nell’uomo, inoltre, il cervello ha una funzione TRANSLATERALE, ossia, nel nostro cervello l’emisfero sinistro comanda le azioni della destra del nostro corpo e l’emisfero destro comanda, viceversa, le azioni della parte sinistra del nostro corpo.
Per quanto riguarda la grandezza del cervello, fino a poco tempo fa si pensava che la sua grandezza fosse proporzionale all’intelligenza dell’individuo. A causa di questo pensiero abbiamo discriminazioni, che sono soprattutto di natura razziale e sessuale. Soprattutto per quanto riguarda le donne (che possiedono un cervello più piccolo di quello degli uomini per volumetria). Esse, infatti, sono state per lungo tempo non considerate nell’istruzione mondiale.
Nel 1874 PAUL BROCA, in un discorso che tiene al Senato, sostiene l’uguaglianza intellettiva tra uomini e donne.
In questa lezione abbiamo accennato ad alcune delle nozioni principali che riguardano il nostro cervello e anche ad alcuni studiosi che s’interessano a questo campo.
Abbiamo, perciò citato:
RITA LEVI MONTALCINI- lei è una neuro scienziata che si occupa principalmente dell’invecchiamento del cervello. Nei suoi libri è più volte citata Lucy (che segna il passaggio da scimmie antropomorfe all’homo abilis).
Abbiamo parlato:
della FILOGENESI DEL CERVELLO, cioè della storia dell’evoluzione del nostro cervello;
dell’ONTOGENESI DEL CERVELLO, cioè dello studio dei compiti che esso ha nell’esistenza dell’uomo.
Dopo la crescita del cervello nei nostri vari predecessori, abbiamo il processo di LATERALIZZAZIONE, cioè la specializzazione dei due emisferi del cervello in due compiti differenti:
l’emisfero sinistro con funzionalità LOGICO-MATEMATICA;
l’emisfero destro con funzionalità EMOTIVA.
Alla lateralizzazione succede un atro stadio dello sviluppo del cervello: la DOMINAZA EMISFERICA. Nell’uomo la dominanza è assegnata all’emisfero sinistro, dove è presente anche la funzione del parlare. Per questo questa dominanza è tipica dell’uomo e non degli altri animali che non hanno il dono della parola.
Nell’uomo, inoltre, il cervello ha una funzione TRANSLATERALE, ossia, nel nostro cervello l’emisfero sinistro comanda le azioni della destra del nostro corpo e l’emisfero destro comanda, viceversa, le azioni della parte sinistra del nostro corpo.
Per quanto riguarda la grandezza del cervello, fino a poco tempo fa si pensava che la sua grandezza fosse proporzionale all’intelligenza dell’individuo. A causa di questo pensiero abbiamo discriminazioni, che sono soprattutto di natura razziale e sessuale. Soprattutto per quanto riguarda le donne (che possiedono un cervello più piccolo di quello degli uomini per volumetria). Esse, infatti, sono state per lungo tempo non considerate nell’istruzione mondiale.
Nel 1874 PAUL BROCA, in un discorso che tiene al Senato, sostiene l’uguaglianza intellettiva tra uomini e donne.
QUARTA LEZIONE
29/04/2009
In questa lezione abbiamo trattato soprattutto la relazione tra:
CERVELLO e LINGUAGGIO
su questa relazione si fondano moltissimi studi sulla riflessione empirica del linguaggio.
Uno dei tanti studiosi che propone studi di questo tipo è PAUL BROCA’. Egli ha scoperto e si è dedicato nel 1861 a un’area precisa del cervello, che grazie alle sue scoperte gli è stata anche intitolata.
L’AREA DI BROCA’ è quell’area del cervello che presiede alla produzione di suoni linguistici e che si trova nel lobo frontale sinistro del cervello. Se si ha un danno fisico nell’area di Brocà, s’incorre in una disfunzione nel linguaggio con la non produzione di suoni e quindi si è di fronte a un soggetto muto. In questo caso si parla di AFASIA.
Si può anche parlare di AFASIA MOTORIA, quando un soggetto ha l’incapacità di muovere i muscoli che permettono la produzione di suoni verbali.
Il cervello umano ha un’evoluzione lentissima, cioè di circa due milioni di anni.
Infatti, due milioni di anni fa sulla terra compaiono le scimmie.
Il passaggio dalle scimmie antropomorfe agli ominidi si ha con la comparsa dell’HOMO ABILIS, e quindi con LUCY, il primo ominide ritrovato in Etiopia. Questo passaggio si ha con la discesa delle scimmie dagli alberi. Questo evento produce anche il più grande aumento della storia delle dimensioni del cervello. Infatti, il cervello raddoppia:
australopitechi, cervello pari a 600 cm³;
homo abilis, cervello di 900 cm³.
L’homo abilis si specializza è dà origine all’HOMO ERECTUS, in cui abbiamo un ulteriore aumento della massa celebrale del 25%. Nell’homo erectus abbiamo la comparsa dell’abilità della caccia e della costruzione di ripari.
Quest’ultimo lascia spazio all’HOMO SAPIENT. L’esemplare più famoso tra gli homo sapient è l’UOMO DI NEANDERTAL. Il loro passo in avanti è l’avere per primi avuto una religione. Nel praticare questa religione, seppur primitiva, loro usavano praticare: seppellimenti, riti, cannibalismo, ecc.
La differenza netta tra l’uomo di Neanthertal e il suo successore è il fatto che egli non parlava. Infatti, l’homo sapient, anche se abbastanza progredito, dotato di faringe e di un cervello uguale a coloro che l’hanno succeduto, non riusciva a emettere suoni linguistici. La no presenza della parola non era, quindi dovuta a un problema cognitivo, ma un problema di origine biologica.
L’HOMO SAPIENT SAPIENT, infatti, sviluppa quel tratto che gli permette l’uso della parola e cioè il TRATTO SOPRALARINGEO.
Come i sordi, l’uomo di Neanderthal, sviluppa un LINGUAGGIO VISIVO - GESTUALE che gli permette di comunicare anche senza la parola.
Abbiamo anche accennato al tema dei BAMBINI LUPO.
Questi sono bambini che non sono cresciuti in una comunità di parlanti, abbandonati in un ambiente senza civiltà, possono regredire fino allo stato di scimmie antropomorfe. Molti di questi bambini oltre a non sviluppare la parola non sviluppano addirittura la posizione eretta.
In questa lezione abbiamo trattato soprattutto la relazione tra:
CERVELLO e LINGUAGGIO
su questa relazione si fondano moltissimi studi sulla riflessione empirica del linguaggio.
Uno dei tanti studiosi che propone studi di questo tipo è PAUL BROCA’. Egli ha scoperto e si è dedicato nel 1861 a un’area precisa del cervello, che grazie alle sue scoperte gli è stata anche intitolata.
L’AREA DI BROCA’ è quell’area del cervello che presiede alla produzione di suoni linguistici e che si trova nel lobo frontale sinistro del cervello. Se si ha un danno fisico nell’area di Brocà, s’incorre in una disfunzione nel linguaggio con la non produzione di suoni e quindi si è di fronte a un soggetto muto. In questo caso si parla di AFASIA.
Si può anche parlare di AFASIA MOTORIA, quando un soggetto ha l’incapacità di muovere i muscoli che permettono la produzione di suoni verbali.
Il cervello umano ha un’evoluzione lentissima, cioè di circa due milioni di anni.
Infatti, due milioni di anni fa sulla terra compaiono le scimmie.
Il passaggio dalle scimmie antropomorfe agli ominidi si ha con la comparsa dell’HOMO ABILIS, e quindi con LUCY, il primo ominide ritrovato in Etiopia. Questo passaggio si ha con la discesa delle scimmie dagli alberi. Questo evento produce anche il più grande aumento della storia delle dimensioni del cervello. Infatti, il cervello raddoppia:
australopitechi, cervello pari a 600 cm³;
homo abilis, cervello di 900 cm³.
L’homo abilis si specializza è dà origine all’HOMO ERECTUS, in cui abbiamo un ulteriore aumento della massa celebrale del 25%. Nell’homo erectus abbiamo la comparsa dell’abilità della caccia e della costruzione di ripari.
Quest’ultimo lascia spazio all’HOMO SAPIENT. L’esemplare più famoso tra gli homo sapient è l’UOMO DI NEANDERTAL. Il loro passo in avanti è l’avere per primi avuto una religione. Nel praticare questa religione, seppur primitiva, loro usavano praticare: seppellimenti, riti, cannibalismo, ecc.
La differenza netta tra l’uomo di Neanthertal e il suo successore è il fatto che egli non parlava. Infatti, l’homo sapient, anche se abbastanza progredito, dotato di faringe e di un cervello uguale a coloro che l’hanno succeduto, non riusciva a emettere suoni linguistici. La no presenza della parola non era, quindi dovuta a un problema cognitivo, ma un problema di origine biologica.
L’HOMO SAPIENT SAPIENT, infatti, sviluppa quel tratto che gli permette l’uso della parola e cioè il TRATTO SOPRALARINGEO.
Come i sordi, l’uomo di Neanderthal, sviluppa un LINGUAGGIO VISIVO - GESTUALE che gli permette di comunicare anche senza la parola.
Abbiamo anche accennato al tema dei BAMBINI LUPO.
Questi sono bambini che non sono cresciuti in una comunità di parlanti, abbandonati in un ambiente senza civiltà, possono regredire fino allo stato di scimmie antropomorfe. Molti di questi bambini oltre a non sviluppare la parola non sviluppano addirittura la posizione eretta.
TERZA LEZIONE
24/04/2009
In questa lezione abbiamo ripreso il “saggio sull’intelletto umano” di Locke. Abbiamo citato MOLINEUX. Egli è un ottico, che si interessa di esperienza sensibile e per questo manda un quesito allo stesso Locke. Il quesito Molineux dice questo:
“immaginiamo un uomo cieco, ora adulto, al quale si è insegnato per mezzo del suo tatto a distinguere tra un cubo e una sfera dello stesso metallo e pressappoco della stessa grandezza, in modo che sia in grado, sentendo l’uno e l’altro, di dire qual è il cubo e qual è la sfera. Supponiamo ora di mettere il cubo e la sfera sul tavolo, e che al cieco sia data la vista: si domanda se, mediante la vista e prima di toccarli, egli saprebbe ora distinguerli e dire qual è il cubo e qual è la sfera?”
Molineux si chiede se le idee che ci facciamo attraverso un senso sono interscambiabili con l’idea che ci facciamo con un altro senso.
In questa lezione abbiamo ripreso il “saggio sull’intelletto umano” di Locke. Abbiamo citato MOLINEUX. Egli è un ottico, che si interessa di esperienza sensibile e per questo manda un quesito allo stesso Locke. Il quesito Molineux dice questo:
“immaginiamo un uomo cieco, ora adulto, al quale si è insegnato per mezzo del suo tatto a distinguere tra un cubo e una sfera dello stesso metallo e pressappoco della stessa grandezza, in modo che sia in grado, sentendo l’uno e l’altro, di dire qual è il cubo e qual è la sfera. Supponiamo ora di mettere il cubo e la sfera sul tavolo, e che al cieco sia data la vista: si domanda se, mediante la vista e prima di toccarli, egli saprebbe ora distinguerli e dire qual è il cubo e qual è la sfera?”
Molineux si chiede se le idee che ci facciamo attraverso un senso sono interscambiabili con l’idea che ci facciamo con un altro senso.
SECONDA LEZIONE
23/04/2009
In questa lezione la professoressa ha letto una poesia, del premio nobel alla letteratura, WISLAVA SZYBORSKA.
La poesia s’intitola “la cortesia dei non udenti”.
In questa stessa lezione abbiamo parlato della di JOHN LOCKE e il suo “saggio sull’intelletto umano”. Esso è stato scritto nel 1690 e tratta dell’origine della conoscenza sensibile. Facendo riferimento a CARTESIO, Locke riprende il prolblema della RES COGITANS e RES EXTENSA.
Sorge così il MIND BODY PROBLEM. Per quanto riguarda Cartesio, egli divide la mente dal corpo, promulga, quindi il dualismo e l’innatismo.
In questa lezione la professoressa ha letto una poesia, del premio nobel alla letteratura, WISLAVA SZYBORSKA.
La poesia s’intitola “la cortesia dei non udenti”.
In questa stessa lezione abbiamo parlato della di JOHN LOCKE e il suo “saggio sull’intelletto umano”. Esso è stato scritto nel 1690 e tratta dell’origine della conoscenza sensibile. Facendo riferimento a CARTESIO, Locke riprende il prolblema della RES COGITANS e RES EXTENSA.
Sorge così il MIND BODY PROBLEM. Per quanto riguarda Cartesio, egli divide la mente dal corpo, promulga, quindi il dualismo e l’innatismo.
martedì 19 maggio 2009
PRIMA LEZIONE
22/04/2009
Prima lezione di LINGUA DEI SEGNI della professoressa Chiricò
Nella prima lezione ci sono state date alcune definizioni, che sono alcune tra quelle più importanti che tratteremo:
SORDO PRELINGUALE. Persona sorda dalla nascita o persona che prima di apprendere la propria lingua sia colpito da sordità. Questo comporta problemi d’apprendimento e mutismo.
SORDO PROFONDO. Tutti i sordi che percepiscono suoni linguistici pari a zero o quasi pari a zero. La maggior parte dei sordi profondi sono sordi prelinguali.
SUONO SOPRASEGMENTALE. Suono tipico del linguaggio umano che ingloba tutti i tratti del linguaggio che stanno nella prosodia, come il tono, la musicalità, l’intonazione, ecc. Specialmente questi sono i suoni che non sono percepiti dai sordi.
Prima lezione di LINGUA DEI SEGNI della professoressa Chiricò
Nella prima lezione ci sono state date alcune definizioni, che sono alcune tra quelle più importanti che tratteremo:
SORDO PRELINGUALE. Persona sorda dalla nascita o persona che prima di apprendere la propria lingua sia colpito da sordità. Questo comporta problemi d’apprendimento e mutismo.
SORDO PROFONDO. Tutti i sordi che percepiscono suoni linguistici pari a zero o quasi pari a zero. La maggior parte dei sordi profondi sono sordi prelinguali.
SUONO SOPRASEGMENTALE. Suono tipico del linguaggio umano che ingloba tutti i tratti del linguaggio che stanno nella prosodia, come il tono, la musicalità, l’intonazione, ecc. Specialmente questi sono i suoni che non sono percepiti dai sordi.
avviso
ragazzi incominco ad inserire in ordine cronologico le lezioni della professoressa Chiricò. Spero vi possano essere utili,magari anche per l'esonero, ormai imminente. Collaborate e segnalatemi eventuali errori (se ce ne dovessero essere). Grazie
mercoledì 6 maggio 2009
Questo è l'alfabeto manuale, o dattilologia, che serve ai sordi preverbali per rappresentare tramite gesti le lettere dell'alfabeto nel caso in cui sia necessario comunicare nomi propri non conosciuti o difficili da esprimere o parole di cui non sia noto il corrispondente segno del proprio linguaggio mimico-gestuale. Il vecchio alfabeto manuale italiano venne inventato da Padre Ottavio G.B. Assarotti a Genova.
Questo, è un esempio di come le parole siano solo una minima parte della nostra comunicazione, come anche la professoressa Chiricò ha detto. questo è un esempio di come le parole a volte non bastano......
martedì 5 maggio 2009
i temi che tratterò...
- La sordità, che è una malattia dell'orecchio che si manifesta con la perdita parziale o totale dell'udito. Questa non è limitata agli uomini infatti è associabile anche ad alcune specie di animali. Essa può accompagnare l'individuo sin dalla nascita, ma nella maggioranza dei casi è causata da traumi subiti durante il corso degli anni;
- Il Sordomutismo, cioè la condizione di chi sia contemporaneamente affetto da sordità e mutismo;
- La lingua dei segni, ossia la comunicazione avviene producendo quelli che a un profano possono sembrare dei banali gesti, ma in realtà si tratta di segni, che a differenza dei gesti hanno uno specifico significato codificato, come avviene per le parole. Sono compiuti con una o entrambe le mani, ad ognuno dei quali è assegnato uno o più significati. Le lingue dei segni sfruttano il canale visivo-gestuale, perciò il messaggio viene espresso con il corpo e percepito con la vista. Ad ogni nazione corrisponde una sua lingua dei segni (nel caso italiano la Lingua Italiana dei Segni o LIS).
e aspetto vostri spunti.....
introduzione
salve ragazzi!
il mio blog è ideato secondo la volontà di prestare attenzione a quelle patologie linguistiche che impediscono ad alcuni individui di comunicare, come la maggior parte di noi fa, cioè con le semplici parole. Ho preso spunto dalle lezioni della professoressa Chiricò che vorrei qui riportare,insieme ad altro materiale e spero ai vostri commenti.
il mio blog è ideato secondo la volontà di prestare attenzione a quelle patologie linguistiche che impediscono ad alcuni individui di comunicare, come la maggior parte di noi fa, cioè con le semplici parole. Ho preso spunto dalle lezioni della professoressa Chiricò che vorrei qui riportare,insieme ad altro materiale e spero ai vostri commenti.
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